Tornare al Suono nascosto in noi, tornare ad ascoltarci, fare silenzio per ascoltare ciò che nel profondo di noi stessi vibra con la frequenza della vita stessa ed in armonia con la vita stessa: questo è Yoga del Suono.
Il Maestro Vemu Mukunda è stato uno dei primi insegnanti indiani che ha contribuito alla diffusione di questo ramo dello yoga nel mondo occidentale.
Vemu Mukunda nasce a Bangalore, è di buona famiglia, compie gli studi universitari a Glasgow, in Inghilterra (si laurea in fisica nucleare) e gli studi musicali in India, diventando un musicista di rilevanza internazionale. Ha la possibilità conoscere e frequentare musicisti appartenti al mondo della musica classica, del jazz e le star del rock e del pop.
La sua ricerca spirituale lo porta ad investigare i misteri del suono unendo la profonda conoscenza scientifica e musicale alla tradizione millenaria dell’insegnamento orale della Terra d’India.
In questo modo sono nate le prime verifiche di laboratorio sui Raga (le scale usate nella musica tradizionale indiana) e la lunga indagine sul corpo umano e le sue risposte fisiche e psichiche al suono.
Ascolto e parlo nel quotidiano
Tutti utilizzano l’energia del pensiero e delle emozioni, trasferendole nella voce quando parlano. Ognuno ascolta quotidianamente musica, suoni, rumori.
Siamo ascoltatori di conversazioni di ogni genere nelle lingue più varie.
In ogni istante risuonano dentro di noi messaggi raccolti dall’esterno che si uniscono alle nostre vibrazioni ed energie.
Viviamo accompagnati da tutto questo e ne rimaniamo profondamente coinvolti e influenzati senza esserne consapevoli.
Essere immersi nei suoni e nelle voci rende la nostra vita simile a quella delle foglie sul ramo di un albero.
L’onda sonora, che in questo caso fa la parte del vento, più è forte, maggiormente ci scuote e ci fa vibrare. L’altezza dei suoni modifica il punto di risonanza nel nostro corpo e l’intensità, ne calcola la forza d’impatto.
Allora, un urlo, un colpo di gong, un jet in decollo ci colpiscono più duramente di un sussurro?
La risposta non è così semplice, perché se un volume forte può devastare il nostro corpo fisico al punto da ucciderlo, un volume basso, la ripetizione silenziosa, la risonanza, sono la via sonora privilegiata per raggiungere l’inconscio.
E così, la nostra giornata sonora si compone di un arcobaleno vibratorio quanto mai ricco di diverse sfumature in altezza, intensità, timbro e durata.
Non a caso, la pratica dello Yoga del Suono mette l’accento sull’uso delle “melodie” cantate e/o suonate che agiscono come una benefica agopuntura sonora riportando in equilibrio energetico tutto il nostro essere.
La nostra voce è un mondo, porta all’esterno la risonanza della vibrazione profonda insita in ogni essere umano e strettamente connessa all’anima individuale.
Si dice: “Gli occhi sono lo specchio dell’anima”, potremmo aggiungere : e la voce ne è la sua espressione sonora.
Purtroppo, la voce risente delle nostre sofferenze e delle nostre tristezze e le esprime in modo più o meno comprensibile nel mondo esterno.
C’ è, quasi sempre, da parte nostra un tentativo di minimizzare l’uscita di emozioni che possano tradire uno stato d’animo che non vogliamo riconoscere o che non vogliamo accettare.
Ognuno di noi, inconsciamente, conosce le potenzialità di comunicazione profonda della voce e, per non esprimere certe emozioni, alteriamo la voce alzandola, abbassandola, strozzandola… fino a non riconoscerla più.
Diverse persone si sono rivolte allo Yoga del Suono, proprio perché, dopo aver modificato la propria voce per lungo tempo nel tentativo di fuggire o di reprimere degli stati emozionali, non si riconoscevano più nella loro voce.
Inoltre, per loro era diventato difficile cantare e a volte persino parlare.
Non dimentichiamo però che la voce, questa meravigliosa risonanza dell’anima, da sola è già un tempio, un mezzo con cui raggiungere le mete elevate della meditazione e della spiritualità. Lo Yoga del Suono considera la voce umana lo strumento privilegiato per entrare in modo cosciente nella dimensione Suono.
E partendo dalla voce umana, quella che abbiamo tutti i giorni, con semplicità e spontaneità, possiamo cominciare una via che ci porterà verso un riequilibrio energetico che nasce dal profondo di noi stessi e che si irradierà anche intorno a noi.
Ida Sommovigo