Ciao amici, ben ritrovati. sono pronto a raccontarvi una nuova storia, la protagonista si chiama Cloe ed è una papera che vive in un laghetto non molto lontano da casa mia.
Cloe era una papera piccola piccola, non bellissima con un gran paio di occhiali dalle lenti spesse sul suo becco; le altre paperelle per questo motivo non la volevano come amica … ma erano parecchio invidiose …. nonostante la tenessero in disparte, Cloe era sempre serena e felice …. e non capivano il perché, così si riunirono tra loro e decisero che Cloe oltre che essere proprio brutta, fosse anche stramba e che dovessero addirittura evitare ogni tipo di comunicazione con lei.
Il gruppo di papere iniziò a tenere questo atteggiamento estremo nei confronti di Cloe che, al primo momento, rimase un po’ perplessa, poi toccò con un’ala i suoi occhiali che immediatamente si illuminarono ed emisero tutto intorno una meravigliosa luce dorata così Cloe passò accanto a loro sorridendo e salutandole come sempre.
Il gruppo di parere si spaventò, uscì di corsa dal laghetto e si nascose sotto un grosso cespuglio.
Il cespuglio però…era fatto di rovi e le “belle papere”, così orgogliose della loro livrea di piume perfetta si ritrovarono tutte sporche, in disordine e addirittura con qualche piuma rotta.
Erano diventate tutte brutte e in più anche sporche.
Cloe si accorse di quanto fosse successo alle altre papere e arrivò in loro aiuto.
Con il suo becco le aiutò a liberarsi dalle spine dei rovi e a ripulirsi le piume sporche.
Yaya, una delle papere le si avvicinò zoppicante e le chiese: “nessuna di noi ti rivolge la parola, perché sei venuta ad aiutarci?”
La piccola Cloe la osservò attentamente e poi rispose: “ vedi, la mattina quando mi sveglio e sono senza i miei occhiali, il mondo mi appare tanto grande, difficile da affrontare perché io sono solo una piccola papera; così chiudo gli occhi mi ascolto e mi chiedo che qualità potrebbe servirmi per vivere bene la mia giornata …. poi metto i miei occhiali che mi fanno vedere con la luce del cuore e il loro colore rende luminosa e armoniosa la mia giornata”.
Yaya sentì dentro di sè che c’era qualcosa di vero in quello che aveva raccontato Cloe e le disse:”ma io ci vedo bene e non porto gli occhiali, come faccio a vedere col cuore come fai tu?”
Cloe le sorrise: ” è più semplice di quello che credi, la mattina quando ti svegli scopri dentro di te la gioia di poter vivere una giornata nel nostro bel laghetto pulito con il sole che lo illumina e il profumo dei fiori e con tanti animali felici di vivere insieme in posto così bello!”
“Ma la luce dorata degli occhiali?” chiese Fefè, un’altra papera che si era avvicinata a loro due e le stava ascoltando con attenzione.
Cloe rispose:” la luce dorata non è degli occhiali, arriva direttamente dal nostro cuore. Siamo noi che vediamo in un modo più vero e riusciamo a comprendere meglio chi vive con noi nel laghetto”.
Yaya e Fefè decisero entrambe di cambiare il loro modo di vedere e insieme a Cloe diventarono più amichevoli e cordiali con tutte le altre papere.
Non tutte le abitanti del laghetto mutarono il loro modo di vedere le cose, soprattutto alcune tra loro, quelle più ligie alle tradizioni, rimasero dell’idea che Cloe fosse brutta perché non si era mai vista una papera con gli occhiali.
Ma, come sempre, per i cambiamenti ci vuole tempo…anche nel mondo delle papere.
Vi aspetto per la prossima fiaba,
Un saluto dal vostro orsetto Bear
I.B.