Insegna Vemu Mukunda: “Esistono certi posti dove ci si sente un po’ a disagio ma, alterando un po’ la tonica, automaticamente si entra in armonia con il posto. Quando andiamo in vacanza, all’inizio possiamo anche non essere felici in quel posto, ma abbiamo prenotato e dobbiamo stare lì quindici giorni, quindi ci adattiamo e così anche la nostra tonica. Tornati in città anche i nostri amici noteranno dei cambiamenti nella nostra voce. Solo dopo essere tornati, ci sarà un nuovo cambiamento nella voce ritornando alla nostra tonica.
Come vi ho detto, nei miei studi statistici ho trovato che il suono cosmico, la tonica del cosmo, è il SOL; il colore del SOL è un rosso-arancio. In India i SANNYASIN indossano abiti colore rosso-arancio. Anche in certe chiese greco-ortodosse e russo-ortodosse, è molto usato questo spettro di colore e anche nelle chiese cattoliche viene usato un po’ di rosso.
Ora, la Terra, secondo i miei studi statistici, è RE. Il SOL e il RE sono in armonica. Il colore del RE è il blu. Uno degli astronauti che hanno messo piede sulla Luna è venuto ad un concerto che ho tenuto per il Papa in Vaticano. Mi ha detto: “Quando abbiamo guardato la Terra, sembrava una palla blu” e questo ha portato un ulteriore elemento a favore della mia analisi statistica.
Ecco perché, qualsiasi cosa succeda nel cosmo, per prima cosa influenza la Terra perché è nella prima armonica. Le persone che hanno come tonica RE sono nella seconda armonica con il cosmo; con i piedi per terra, saranno persone pratiche ma con spiritualità.
Le relazioni della tonica sono molto importanti per noi e se due persone hanno la stessa tonica, saranno in sintonia fra di loro, saranno sincronizzati nelle attitudini pur facendo cose differenti; se sono in disarmonia, si odieranno”.
La nostra esperienza pluridecennale ci porta ad aggiungere: se ogni essere umano fosse energia della nota cosmica (il SOL), gli atteggiamenti e le risposte sarebbero identici per tutti, ma non è così. Ognuno di noi vibra risuonando in base a una delle dodici possibilità date dalla scala cromatica: DO, DO diesis, RE, RE diesis, MI, FA, FA diesis, SOL, SOL diesis, LA, LA diesis, SI. Questo avviene perché l’affermarsi della tonalità nell’ascolto della musica, sia leggera che classica, ha selezionato le nostre accordature di base in dodici possibilità. Anche nelle culture extraeuropee che nelle loro tradizioni hanno scale e intervalli differenti, sta iniziando lo stesso fenomeno; più si diffonde l’ascolto della musica classica e della musica leggera occidentale, più le persone sembrano scegliere la loro vibrazione tra quelle della scala cromatica.
Ricordiamo che il corpo umano, secondo il metodo di Sri Vemu Mukunda, è racchiuso in tre ottave, per cui ogni persona, sentendo la propria nota emessa a diverse altezze, la farà risuonare a partire dagli alluci per risalire all’ombelico,dall’ombelico all’occhio spirituale e infine, dall’occhio spirituale alla fontanella.
Cerchiamo di approfondire il discorso delle dodici note e, di conseguenza, delle dodici tipologie date dalla “Nota Personale”.
Iniziamo col dividere le dodici “energia – nota” in due grandi categorie: note stabili e note dinamiche.
Alla prima categoria appartengono le sette note della scala più conosciuta come: DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI.
Alla seconda categoria appartengono le altre note alterate (diesis): DO#, RE#, FA#, SOL#, LA#.
Per note “stabili” intendiamo energie più o meno forti e più o meno positive che danno una sensazione, all’incontro con una persona appartenente a questa categoria, di un unico campo di forze ben definito.
Per note “dinamiche” intendiamo quelle energie che conferiscono alla persona sia alti e bassi di umore sia alternanza d’interessi e conflittualità a vari livelli.
Queste note non rappresentano energie migliori o peggiori rispetto alle altre, sono solo un altro tipo di energia.
Possiamo fare anche un ulteriore tipo di divisione ed è quello in note con “energia armonica” e note con “energia disarmonica”.
Tutte le note citate in precedenza sono armoniche, tranne MI e SI che sono disarmoniche.
Vivere, essere una nota armonica, significa avere un punto di riferimento che tende alla Luce, anche se ciascuna nota dà una propria impronta alla vita che stiamo vivendo ed indica una strada per portarci alla Luce.
Essere una nota disarmonica è avere un punto di riferimento più nascosto ed, a volte, una minor capacità di vedere la Luce e la via da percorrere.
Ida Sommovigo e Isabella Borghetti