Consideriamoci come strumenti musicali capaci di vibrare quando parliamo e cantiamo e di risuonare quando ascoltiamo voci, musica e rumore.
La nostra risposta al suono è dagli alluci all’ombelico per le frequenze più basse, dall’ombelico al punto tra le sopracciglia per le frequenze medie e dalle sopracciglia alla sommità del capo per le frequenze più acute.
Se utilizziamo la classificazione musicale possiamo definire il nostro corpo come uno strumento capace di produrre e di ricevere i suoni racchiusi nella gamma di tre ottave…ma il suono e la parola, oltre alla vibrazione fisica, creano e rappresentano emozioni, stati d’animo…
e le nostre tre ottave corporee reagiscono in questo modo :
- L’Ottava Inferiore entra in vibrazione con le emozioni istintive;
- L’Ottava Media entra in vibrazione con le emozioni razionalizzabili;
- L’Ottava Superiore entra in vibrazione con le emozioni shoccanti.
Per chiarire meglio ciò che Vemu Mukunda ci racconta nei paragrafi seguenti, vi ricordiamo che i nomi delle note sono: DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI, DO.
In India la scala musicale è indicata con questi nomi SA RI GA MA PA DHA NI SA (tratta dall’enciclopedia della musica OXFORD), cui ha fatto riferimento anche nelle sue lezioni Vemu Mukunda:
“Tra i 20 ed i 65 anni la tonica non cambia, però, quando uno va alle esperienze della terza ottava, una esperienza shoccante porta al cambiamento della tonica. Ho visto molte persone, dopo esperienze molto shoccanti, cambiare voce.” Poi il maestro prosegue: “Nei paesi dell’ovest, quando trovo la tonica, io posso dire a una persona: “Tu sei SOL o SOL#”. Questa è la vostra cultura musicale; dalla vostra infanzia, avete ascoltato la musica che è tutta basata sulla nota di riferimento che è LA: 440 Hz.
In India, invece, dove non abbiamo fissato meccanicamente la tonica, il DO, che è il SA, non è fisso e può essere in qualsiasi posizione.
Nei rapporti con gli altri le nostre toniche potrebbero non essere in armonia ma, in pochi secondi, noi aggiustiamo le nostre voci per adattarci l’un con l’altro e così, temporaneamente, noi conseguiamo una certa armonia nel rapporto. Quindi, quando continuiamo ad ascoltare certi suoni, la nostra tonica viene influenzata e noi la cambiamo. Ora voi state ascoltando me e se io cercassi di trovare la vostra tonica, dovrei lottare molto perché voi avreste la tendenza ad essere in armonia con la mia. Parlando con me non sareste naturali e sarebbe un po’ difficile, per me, trovare la vostra tonica. Quindi, noi abbiamo la capacità di cambiare la nostra tonica. A volte le persone non sono capaci di adattare la tonica e allora bisogna cambiarla; ma, anche allora, è difficile. Se ascoltate la voce dell’altra persona, potreste dire: “Non mi piace”. Non c’è una ragione, è solo la voce che vi fa sentire a disagio.”
Ida Sommovigo e Isabella Borghetti