Vi voglio raccontare la mia avventura con l’affascinante mondo del vedere. Laureata in statistica, per quelle strane coincidenze della vita è da 28 anni che mi occupo di occhi. Tutto è iniziato nel 1984 quando aprii il mio primo negozio di ottica. Questo mi permise di spalancare una porta sul mondo della visione inteso in senso olistico, e in poco tempo di capire che c’era qualcosa in più oltre alla misurazione della vista in decimi e al mettere gli occhiali. Ho studiato il metodo della rieducazione visiva del Dott. Bates prima attraverso i libri poi avendo avuto la fortuna di conoscere Ambra Rendina, assistente personale del Dott. Bates, con la quale ho lavorato e studiato per circa 1 anno. Ma la mia mente statistica mi ha portato a studiare e a confrontare anche il moderno metodo dell’optometria comportamentale dell’ americano Dott. Trachman, che aiutandosi con un feedback uditivo riesce a far migliorare la vista. Ho seguito corsi alla scuola di psicomotricità applicata al mondo del vedere per il sostegno e la cura della dislessia, e collaborato, nella mia ricerca scientifica, con colleghi e non, per proseguire i miei studi sulla relazione tra visione e una corretta postura. Ho tenuto conferenze nelle aule scolastiche per spiegare ai bambini e alle insegnanti l’educazione e la prevenzione visiva. Mi sono occupata dell’ergonomia relativa alla visione al computer. Personalmente ho praticato lo Yoga e la Meditazione. Tutto questo insieme alla passione unita ad un grande amore per il mio lavoro mi hanno portata ad avere la seguente opinione sul vedere: “gli occhi sono gli organi di senso che ci permettono di vedere il mondo fuori da noi ma la nostra visione non è determinata solo dal buon funzionamento di questi, ma anche dalla nostra percezione attraverso di essi, rapportata alla nostra esperienza sensoriale ed emozionale che ciascuno di noi ha, diversa da quella di chiunque altro”. Quindi attraverso gli occhi noi determiniamo la nostra visione esteriore (quello che si misura in decimi) ma anche la nostra visione interiore che si manifesta dall’intersezione tra il vedere, il sentire e il percepire.
Avere una visione e un udito che sanno andare oltre, vuol dire avere una buona consapevolezza di questi organi di senso e usarli al meglio. Su questo punto ho collaborato e collaboro con due colleghe: Ida Sommovigo e Isabella Borghetti che si occupano di Yoga del Suono per unire la mia esperienza sull’aspetto visivo globale alla loro esperienza sul suono e sull’aspetto uditivo in modo da poter scoprire e sperimentare questi due aspetti che ci aiutano a vedere e sentire meglio il mondo dentro e fuori di noi.
Così come gli occhi hanno dei ricettori che si attivano solo quando c’è mancanza di luce, allo stesso modo le orecchie e tutto il nostro corpo e sistema psicofisico hanno dei ricettori che si attivano nei momenti bui e difficili della nostra vita. In alcuni di noi avviene naturalmente in altri invece si possono attivare attraverso un buon allenamento che punta sulla crescita della consapevolezza.
E’ necessario essere consapevoli e sicuri delle capacità che il nostro corpo ci mette a disposizione per poterle usare al meglio ed andare oltre i fenomeni fisici ,che a volte sono limitanti, ed entrare attraverso gli organi di senso nel nostro mondo interiore trovando quell’equilibrio che è fonte della nostra energia vitale.
Giuseppina Porrino