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Gli Adulti e La Musica

IDA1 E’ uscito da qualche tempo su un noto settimanale un articolo in cui si parla dell’ importanza della musica e della conoscenza del suo linguaggio. I giornali italiani (siano essi quotidiani, settimanali, mensili e così via) trattano a turno e periodicamente l’argomento.

Si parla dei benefici che la musica ha sulla crescita umana, sul suo sviluppo intellettuale, sulle potenzialità che lo studio della musica offre a livello cerebrale.
E gli adulti?
Hanno perso per sempre questa possiibilità di “crescita in musica”?
Insegno musica da 30 anni e da 20 mi occupo di yoga del suono.
I miei allievi sono per il 90% adulti e riescono ad esprimersi con la musica quanto i ragazzi.
Non c’è un limite di età per utilizzare la musica come via di crescita.
Se consideriamo la musica come tecnica pura, non ci sarebbe possibilità di utilizzo che per pochi giovani con caratteristiche fisiche e manualità ben definite.
Fare musica non è questo, possedere la tecnica pura, (unita ad un talento artistico innato), serve per diventare concertisti, non per imparare a suonare uno strumento o a cantare.
La musica nasce come espressione umana di gioia e dolore, nell’antichità è espressione delle feste per le vittorie, per l’abbondanza dei raccolti, accompagna la nascita e la morte, festeggia i matrimoni, le incoronazioni dei regnanti.
Il musicista è il tramite tra il cuore e l’anima e la gente.
L’insegnante di musica è colui che cammina accanto all’allievo e lo aiuta a crescere in sensibilità e lo aiuta a riconoscere e a credere nelle proprie potenzialità (che non sono mai poche) e ad utilizzarle al meglio.
La musica non chiede la nostra età anagrafica prima di manifestarsi tramite noi … Nasce dalla nostra voce e dalle nostre mani e diventa udibile al mondo … e il miracolo del suono si compie qualunque siano i nostri anni.

lda Sommovigo, musicista e insegnante di Yoga del Suono


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