Eccoci pronti per una nuova storia che ha come protagonista Jack un piccolo cagnolino.
Ci troviamo in una piccola città, in una casina piccola piccola dove vivono mamma, papà, Ambra la loro piccola bimba e Jack il nostro cagnolino.
La mamma e il papà di Ambra lavoravano ed erano fuori tutto il giorno; la mamma lavorava come cassiera in un supermercato, il papà come operaio in una piccola ditta. Erano tutto il giorno fuori e Ambra rimaneva parecchio tempo da sola. Non si potevano permettere una baby sitter e non avevano i nonni vicini che potessero stare in compagnia della loro piccola.
Ambra era una bimba buona e tranquilla ed era capace di rimanere per ore accanto alla sua mamma alla cassa del supermercato. Però, a volte, si addormentava e la mamma la prendeva in braccio e continuava a lavorare così… non era possibile fare in altro modo.
Ma qualcosa d’importante stava per accadere, qualcosa che avrebbe portato un grande cambiamento nella piccola famiglia di Ambra.
Nella ditta dove lavorava il papà di Ambra, ci fu’ un inaspettato lieto evento: nacquero i due cuccioli di Dora, il cane da guardia della ditta.
Johannes, il padrone della ditta, ne diede uno al papà di Ambra, dicendogli: “portalo a casa tu, non posso avere tre cani, due sono già troppi!”
Così per il suo quarto compleanno Ambra ricevette in dono da mamma e papà il “cucciolo di troppo” che volle chiamare Jack.
Nella sua nuova casa Jack divenne subito uno di famiglia e passava tutto il tempo con Ambra, giocando e guardando, accoccolati insieme sul divano i cartoni animati alla televisione.
Jack non era un cane qualsiasi, capì subito che doveva prendersi cura della sua piccola amica quando i genitori non erano in casa e tutti i giorni accompagnava anche lui a scuola la bimba e mentre tornava a casa si fermava davanti al negozio del paese e ritirava il pane ed il giornale.
Il resto della giornata lo passava guardando fuori dalla finestra ad aspettare che arrivasse l’ora di andare a prendere la sua padroncina, Ambra era ancora piccola, i genitori erano al lavoro e allora lui che aveva imparato ad aprire la porta di casa da solo, usciva e… alle quattro in punto era fuori da scuola e appena vedeva Ambra, scodinzolava la sua coda con gioia … ora non erano più soli, potevano stare insieme.
Quando era bello e non era troppo freddo, prima di ritornare a casa andavano nei giardinetti e correvano e ridevano spensierati.
Poi quando incominciava a diventare ora di tornare a casa Jack abbaiava: questo era il segnale per Ambra che era ora di salutare le amiche.
Arrivati a casa Ambra controvoglia faceva il bagno, non era bello doversi lavare da sola, senza l’aiuto della mamma ma, dopo aver giocato tanto fuori, era meglio lavarsi e Jack stava con lei tirandole la palla dal ciglio della vasca.
Poi, quando Ambra era al sicuro fuori dalla vasca da bagno, andava a prenderle il pigiama e le stava seduto accanto fino al rientro di mamma e papà.
Vedete miei piccoli amici, tante volte gli animali ci sorprendono: ci dimentichiamo della loro sensibilità,
della loro capacità di comprensione che è ben oltre quella delle parole e che loro, quando sono nostri amici, lo sono con il cuore!
Un abbraccio dal vostro Bear e …. vi aspetto per una nuova fiaba.
I.B.