Per chi desidera sperimentare la via del Suono, è molto più importante riuscire a sperimentare il suono ed il suo effetto piuttosto che conoscere intellettualmente varie tecniche appartenenti al Nada Yoga.
Ed ecco che l’entusiasta neofita si trova di fronte a miriadi di proposte, ognuna delle quali sembra essere l’assoluta e la definitiva per poter la OM nel modo più utile.
Facciamo un piccolo esempio assolutamente incompleto di come può venir proposta la OM:
OM intonata su una nota unica
OM intonata su due note
OM intonata su tre note
OM intonata allungando la O
OM intonata allungando la M
Intonazione di AUM
Utilizzo dei suoni armonici (tecnica vocale usata spesso dai Tibetani )
Ripetizione della OM vincolata ( tre OM per ogni ciclo )
Ripetizione della OM sul ritmo del respiro
…e così via. ..
Partiamo dal corpo, dalla nostra parte fisica.
Consideriamoci come strumenti musicali capaci di vibrare quando parliamo e cantiamo e di risuonare quando ascoltiamo voci, musica e rumore.
La nostra risposta al suono, mi rifaccio ancora al pensiero di Sri Vemu Mukunda, è dagli alluci all’ombelico per le frequenze più basse, dall’ombelico al punto tra le sopracciglia per le frequenze medie e dalle sopracciglia alla sommità del capo per le frequenze più acute.