Sia negli scritti della tradizione Cristiana sia in quella Induista troviamo la Parola intesa come Origine, come il preesistente, il collegamento fra Cielo e Terra.
Nell’Islam, gli scritti del Sufi Hazrat Inayat Khan parlano del Saute Surmad, di un Suono che riempie ogni cosa con delle vibrazioni troppo sottili per poter essere viste e udite da occhi e da orecchie umane.
Egli collega questo suono alle parole con cui il Corano indica la creazione; corni, conchiglie, flauti, campane, gong usati nelle chiese e nei templi di ogni religione non sarebbero altro che il ricordo di quel suono.
Nel mondo scientifico si parla della teoria del Big Bang, di un universo in espansione infinita, di un universo in espansione e contrazione, di più universi possibili. ..
L’origine della vita resta un mistero, ma sembra sempre più collegarsi al moto, alla dinamicità, alla vibrazione.
Ci troviamo di fronte alla possibilità concreta che ciò che migliaia di anni fa hanno definito in termini comprensibili come OM – AUM, sia realmente questo suono vitale e d’altra parte, anche nei testi antichi della tradizione Induista, quali le Upanishad e il Devi Purana, che contengono l’aspetto teorico- filosofico di quello che oggi chiamiamo Nada Yoga, troviamo questo collegamento tra vibrazione ed origine della vita.
In particolare il Devi Purana parla di un Suono Generatore, “Shabda Brahma”, da cui tutto ebbe origine, anche gli stessi Brahma, Vishnu e Shiva.
E’ il Suono Creatore di quelle Divinità identificabili con l’energia Creatrice, Conservatrice e Distruttrice.
Sempre nel Devi Purana, si parla di un progressivo allontanamento del creato dal Suono Generatore e il conseguente inizio di lotte, gelosie e false conoscenze…
…e il Shabda Brahma rimase sepolto e sempre più dimenticato nell’animo umano.
Ida Sommovigo e Isabella Borghetti